Da Udaipour ci sentiamo “romanticissimi”

Vi scriviamo dalla notoriamente "romantica" citta’ di Udaipur, dove gli indiani corrono a sposarsi se appena possono. Luogo adatto per un "trentennale" come il nostro e infatti ci siamo messi le magliette gemelle.

Da Jodhpur collegarsi era una iradiddio. Ieri mattina ci siamo svegliati in quella citta’ alle 4.30 per prendere un bus alle 5.15! Destinazione Ranknapur, luogo di alcuni dei piu’ importanti templi giainisti (vedi spiegazione precedente). Avevamo organizzato un appuntamento con un taxi che ci veniva a prendere da Udaipur ( un centinaio di km piu’ a sud) e il tutto ha miracolosamente funzionato, compresa la tappa intermedia a un forte (l’ennesimo). Alla fine pero’ eravamo letteralmente distrutti. Siamo in un albergo con camera piu" che carina e ci siamo fatti una grande dormita.

Non prima pero’ di aver ammirato dal tetto una mega processione di musulmani (qui il 25 per cento della pop.) che celbravano il Muharammam: tutte le strade della citta’ vecchia chiuse e clienti isolati in albergo al buio. Elettricita’ chiusa per prudenza perche’ i grandi "carri" celebrativi trasportati a spalla non tranciassero qualche filo.

Stamane visita in giro, caffe’ da signori nell’albergo del marajah e una serie di code per prenotare bus e treni. Domani si parte per Bundi, terra kiplinghesca e dove Mario spera di vedere certi murali dipinti da prigionieri di guerra itailain nella casa del locale marajah, il quale tuttavia – essendo presente – non intenderebbe proprio prestarsi alla bisogna. Vedremo.

Stiamo cercando, mentre scriviamo, di caricare anche delle foto, ma il processo si impalla alla fine (ce l’abbiamo fatta: http://journals.worldnomads.com/tedeschini/gallery/1942.aspx). Ora proviamo a mettere anche un video. La nostra "Licia Colo’" (secondo la definizione di Cristiana)( e’ qui presa da un fou rire, che dovrebbe essere contagioso.

Un abbraccio a tutti