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Questo post nasce quasi per fatto personale di Silvia.

Appena arrivati a Chora Sfakion, sulla costa meridionale di Creta – come abbiamo raccontato un paio di post fa – abbiamo scoperto che il paese era invaso da perfette copie antropologiche di noi stessi. Cinquanta-sessantenni (sì, va bene, noi ci collochiamo nella parte alta del bracket demografico), dotati di zaino, bastoncini, scarponi o sandali da camminata, cappelloni a larga tesa, ecc.

La sensazione si è rafforzata il giorno dopo, quando abbiamo cominciato a camminare e ad attraversare villaggi dove si arriva solo a piedi o in traghetto. Sì ogni tanto c’era qualche coppia di gagliardi quarantenni “pushing fifty” e ieri sulla isolata spiaggia dalla quale si dice partì la nave con San Paolo in catene diretto a Roma, c’erano anche due splendidi francesi che insieme a stento facevano 40 anni, ma il grosso siamo noi, tutti vestiti uguali, tutti della stessa età, tutti che facciamo la stessa cosa – che credevamo il colmo dell’originalità, specie a questa età. Silvia, è cosa nota, nella media si trova male ma è anche dotata di grande spirito di osservazione. Ciò le ha consentito molto rapidamente di distinguere almeno due diverse categorie di persone nell’universo suddetto – che dico diverse, pragmaticamente e filosoficamente irriducibili l’una all’altra. La chiameremo la “Teoria del trolley”.Tutti abbiamo le magliette e le camicette tecniche di Decathlon o i pantaloni Columbia, tutti – specialmente – indossiamo uno zaino, sia pur con maggiore o minore non chalance. Ma che dimensioni ha questo zaino? E, specialmente, che cosa ci raccontano di tutto il resto queste dimensioni?La stragrande maggioranza cammina con uno zaino da gita giornaliera, diciamo intorno ai 20 litri di capienza o poco più. Gli altri hanno zaini che partono da 35 litri in su, fino anche ai 70. Dove mettono le mutande di riserva, per non parlar di quelle sporche, quelli con gli zaini piccoli? Risposta: in un trolley, che è il vero bagaglio con il quale i suddetti viaggiano di albergo in albergo o di Airbnb in Airbnb. Lasciano tutto in camera, si fanno la loro gagliarda camminata, poi si spostano col trolley alla mano, zainetto in spalla alla prossima tappa, in auto, bus o traghetto.Gli altri no, gli altri portano tutto con sé. Può darsi che si fermino di quando in quando due notti in un posto, ma quando si spostano portano mutande sporche e pulite, dentifricio, maglie calde, infradito per la piscina ecc. sempre sulle loro spalle. Ecco la differenza sostanziale, che non appare a un osservatore superficiale: ci sono i “Trolley” e ci sono i “No Trolley.Abbiamo qui per caso alcune slide che consentono di chiarire definitivamente la questione:

Trolley

No trolley

Certo questi sulle spalle portano ben più delle mutande di ricambio, ma il concetto è questo.

Ah, vi chiedevate in quale categoria sta Silvia…?