Nel corso del viaggio, di tanto in tanto, ci sono suoni, rumori, colori che colpisco e qualche volta si è sufficiente pronti a tirar fuori lo smartphone per tentarne una registrazione.
Sono venute un po’ così, ma noi ci abbiamo provato e non abbiamo scaricato (come pure avremmo dovuto, forse) una applicazione di editing audio/video per pulirle prima di pubblicarle.
Ve le diamo così, prima il video/audio e poi la spiegazione.
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Eravamo sul tratto costiero dello E4 che da Sougia va a Paleochora, saranno state più o meno le 10 del mattino, soli e a un’altezza di 150 metri più o meno (giudicate voi). Silvia ha detto: “Senti…”, c’era il soffio del vento e il rumore lontano, in basso, del mare calmo che sciaquettava gli scogli. Ci piaceva questo mare che parlava con un sussurro, ma chissà se parlava davvero?
2
Qui siamo a Paleochora, la sera sul lungomare. Anche in questo caso è stata Silvia ad accorgersi dello strano rumore e del suo perché
3
Elafonissi è nota come la spiaggia dalla sabbia rosa. Ci si arriva pompati, immaginando chissaché e si fa un po’ di fatica a trovare il rosa. Occorre andare sulla battigia, dove le onde accarezzano le sabbia finissima e nel loro moto, evidentemente, portano su le componenti rosa della sabbia.
Poi, mentre andavamo via da Elafonissi in bus abbiamo registrato questi due audio:
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Erano due bambini, di quattro/cinque anni, che viaggiavano con la famiglia e sedevano nei sedili proprio dietro di noi. “Ahia, ha esclamato Mario, vedrai che viaggio”. Sembravano cinesi – comunque parlavano una lingua tonale – e si sono comportati benissimo: per circa tre quarti d’ora hanno riso e scherzato e si sono intrattenuti l’un l’altro cantando canzoncine e recitando filastrocche, evidentemente apprese all’asilo. In tedesco. Due bambini cinesi che cantano in tedesco in un autobus greco, dietro a due italiani. Che si può volere di più? PS: venivano da Amburgo