Chicicastenango

Evviva, trovata connessione così possiamo scrivere con l’iPhone dal caffè!

E’ domenica mattina ci troviamo a Chchicastenango, nel Quiché, luogo celeberrimo per il mercato bisettimanale. Silvia ha però stabilito che gli acquisti si faranno “dopo”, nel senso di dopo il trekking di tre giorni che cominceremo domani mattina da Nebaj verso Todos Santos, tra le montagne dei Cochumantes, una delle zone dove più violenta fu la repressione degli indigeni durante la guerra civile degli anni Ottanta-Novanta.
Ecco un paio di foto prese dal balconcino del caffè dal quale ci connettiamo…

Ieri lungo giro sul lago Atitlal, circondato dal verde, dai vulcani e da piccole comunità di popolazioni Maya –ma anche da piccole popolazioni di californiani degli anni Settanta, che di un paio di villaggi hanno fatto una specie di luoghi ideali della “controcultura”, una “capsula del tempo”, un “time warp” interessante sul piano antropologico quasi quanto i Maya.

La cosa più bizzarra, è stata l’organizzazione della gita a piedi lungo la sponda del lago, impeccabilmente gestita da Vscmgn. Siccome su tutte le guide c’è scritto che il sentiero è bellissimo pericoloso (poveri Maya col machete hanno più volte assalito benevolenti turisti occidentali in Birkenstock), il “nostro” si è informato e ha scoperto che l’ufficio del turismo guatemalteco organizza gratuitamente… scorte. E così con un po’ di vergogna e tanta gratitudine abbiamo camminato per una giornata con due simpatici agenti della polizia turistica, tutti vestiti di nero e con due bei pistoloni in vista. Pranzo a nostro carico in un ristorante lungo il sentiero mooolto organico, tenuto da due norvegesi.

Passaggio in lancia sul lago per Panajachel, aperitivo al tramonto con vista su vulcani e lago, poi gbe in spalla per arrivare a Chichi(castenango): lancia + pickup con tutti in piedi sul cassone reggendosi a un’asta centrale (x troppa salita abbiamo dovuto scendere in quattro e spingere e poi risalire al volo) + camioneta + microbus, e in due ore stavamo nella “posada del telefono” la pensioncina di Chchi, della quale Vscmgn è diventato un habitué: piccola, carina, stanze singole e doppie, ma cesso e doccia al piano: tre euro a persona x notte. Nostre vicine quattro biondissime norvegesi che si sono riempite di birra sul terrazzino che da’ sul cimitero. Cimitero, sia ben chiaro, che è cosa molto allegra con tombe multicolori, tonalità pastello.

Ecco qui, questo è tutto per ora. Tra 15 min a messa in una chiesa più portata al sincretismo che al “relativismo” e dove le omelie sono mezze in spagnolo, mezze nella lingua maya locale (ce ne sono oltre una dozzina, incomunicanti tra di loro). Se ce la facciamo stasera carichiamo qualche altra foto.

Abbracci a tutti, specie ai due Leo: il Tedeschini e il Baffoni

Passiamo e chiudiamo

2 pensieri su “Chicicastenango

  1. paoletta

    ho scritto i miei commenti appresso a quelli di ieri … però non sono l’unica: non si vedeva bene l’area “commenti” sotto al testo di oggi. buona notte sognatori e viaggiatori e rilettori e tori. p.

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